Descrizione
Giulia, Lino e Simone, ambasciatori noalesi del Gusto premiati alla sagra
Ambasciatori del gusto che con i loro prodotti di eccellenza portano il nome di Noale in giro per l’Italia e l’Europa. Sono Giulia Busato, titolare del panificio Tocio di piazza XX Settembre, Simone Giavi, titolare di KosìDolce pasticceria di Moniego e Lino Tosatto, titolare dell’azienda di vini Ca’ Olivassi di Cappelletta. Il titolo è stato insignito in occasione della recente sagra del Rosario, dal sindaco della Città, Stefano Sorino, dal presidente di Confcommercio Miranese, Ennio Gallo e dal presidente della Pro Loco, Enrico Scotton.
“Voi – ha detto il primo cittadino conferendo il diploma di ambasciatore del gusto noalese ai tre – rappresentate le punte di diamante di un settore che, anche in momenti di crisi, sa dimostrare di avere enormi potenzialità. Insieme ad altri vostri colleghi, che premieremo nelle prossime edizioni, siete un motivo di orgoglio per la comunità perché con il vostro lavoro e la vostra passione fate conoscere Noale”.
Prima della cerimonia di premiazione, Giulia, Simone e Lino si sono raccontati rispondendo alle domande del giornalista Claudio De Min. La parola d’ordine che unisce il loro lavoro quotidiano è: qualità. Nella scelta delle materie prime, nelle lavorazioni, nel rapporto con i dipendenti e i clienti, tutto è incentrato sull’alzare il livello dell’offerta per distinguersi da un mercato sempre più uniformato al basso. “Qualità nel nostro settore – ha detto Giulia, la pluripremiata artigiana del pane che gira l’Italia per partecipare a convegni, talk e fiere – significa salute. Perché con i nostri prodotti alimentiamo la gente, e quindi contribuiamo alla loro salute. Costiamo di più? Si, ma la nostra filosofia è di comprare meno, sprecare poco e stare meglio”.
Un concetto ribadito anche da Simone Giavi, che ha vinto lo scorso anno il premio per la miglior colomba d’Italia, e da Lino Tosatto, che con i suoi vini Quartese e Decima ha dimostrato che anche una terra, come quella noalese, ritenuta a bassa vocazione vitivinicola, si può fare dell’ottimo vino, lavorando in vigna, e non in cantina.
“La promozione del proprio territorio non è compito solo delle Pro Loco, ma – ha detto il presidente Scotton – ciascun cittadino può fare la propria parte. Giulia, Simone e Lino, come altri operatori del settore del gusto presenti a Noale, sono degli ambasciatori straordinari, punti di riferimento per tanti. I nostri centri storici possono sopravvivere se puntano alla qualità dell’offerta. Ma noi consumatori dobbiamo essere i primi a crederci”.